All’indomani dell’omicidio di Giacomo Matteotti nel 1924, il fascismo si avvia verso una definitiva trasformazione autoritaria dello Stato italiano. Il primo passo sarà quello di reprimere ogni forma di opposizione al regime, introducendo nuovi reati che puniscono con pene draconiane anche la semplice battuta indirizzata a Benito Mussolini. Sarà poi istituito il Tribunale speciale per la difesa dello Stato, controllato da Mussolini stesso.
Il sistema di repressione avrà modo di consolidarsi e di imporsi fino al 1943, anno del crollo del fascismo. L’esperienza della lotta di Liberazione, concretizzatosi ulteriormente nell’Assemblea Costituente, fornisce la base per lo smantellamento di questo sistema.
Cosa resta oggi di tutto ciò? Ne discutiamo con Virginio Merola (presidente dell’Istituto Storico Parri – Bologna Metropolitana), Giuseppe Masetti (direttore dell’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età contemporanea di Ravenna) e Andrea Valentinotti (autore di 𝘙𝘦𝘱𝘳𝘦𝘴𝘴𝘪𝘰𝘯𝘦. 𝘚𝘵𝘰𝘳𝘪𝘢 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘨𝘪𝘶𝘴𝘵𝘪𝘻𝘪𝘢 𝘧𝘢𝘴𝘤𝘪𝘴𝘵𝘢) nell’incontro che si terrà lunedì 27 marzo alle ore 17.00 presso il nostro Istituto in via Sant’Isaia 20.