Fondi privati
Schede sintetiche dei fondi (per la consultazione scrivere a: luca.pastore@istitutoparri.it)

 

Fondo: Archetti Angelo

Buste: 1

Estremi cronologici: 1937 – 1939

Angelo Archetti, nato il 25 luglio 1905 a Bologna, comunista e attivo antifascista, emigrò in Francia e ritornò in Italia nel 1935 per svolgere attività clandestina. Arrestato a Bologna nel 1936 e deferito alla Commissione provinciale, fu condannato nel 1937 a 5 anni di confino per rapporti epistolari con dirigenti comunisti in Francia. Scontò complessivamente 13 mesi di carcere e 27 mesi di confino alle Tremiti e a Ventotene. La pena non scontata fu trasformata in ammonizione. Dopo l’8 settembre 1943 militò nella 62ª brg Camicie rosse Garibaldi e ottenne il riconoscimento della qualifica di partigiano. Il fondo, con documentazione originale, è costituito da due foto (Archetti con dei confinati), una lettera manoscritta e tre tagliandi di vaglia con messaggi dai famigliari. E’ stato donato nel giugno 2006 dal figlio.

Compilatore: Pastore Luca 19/06/2006

 

Fondo: Arnofoli Dino

Buste: 1

Estremi cronologici: 1919 – 1951;

Dino Arnolfi, nato nel 1921 a Budrio, iscritto al Psi, partecipò alla Resistenza nel battaglione Pasquali della 4ª brigata Garibaldi Venturoli. E’ stato presidente del Cln di Budrio nell’immediato dopoguerra. Il fondo, in originale e in copia fotostatica, è costituito da indici degli atti di Giunta e di Consiglio del Comune di Budrio, provvedimenti del commissario e del podestà, verbali di adunanze della Giunta municipale, note autobiografiche dello stesso Arnofoli. E’ stato donato da Arnofoli nel 1978.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 20/02/2003.

 

Fondo: Avoni Guerrino

Buste: 1

Estremi cronologici: 1937 – 1949; 1972;

Guerrino Avoni, nato a Bologna nel 1920, nel 1943 entrò a far parte del 3° battaglione della brigata Stella rossa Lupo e operò a Monte Sole, in comune di Marzabotto. Il fondo è costituito da carte, originali e in copia fotostatica: circolari del Comando generale delle brigate Garibaldi, carteggi dei Cln di Vado e Castiglione dei Pepoli, dell’Udi, dell’Anpi di Vado, richieste di iscrizione al Pci di Bologna, una tessera della brigata Stella rossa e un libretto di lavoro. E’ stato donato da Avoni prima del 1983.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 20/02/2003.

 
Fondo: Bonfietti Daria

Buste: 39

Estremi cronologici: 1986-2010, con docc. in copia dal 1980

Il fondo è costituito dalla documentazione prodotta da Daria Bonfietti nel corso della sua attività pubblica di presidente dell’Associazione parenti delle vittime della strage di Ustica (a partire dal 1988) e di parlamentare, prima alla Camera dei deputati (1994-1996), in seguito al Senato della Repubblica (1996-2006), e in particolare di: corrispondenza inviata e ricevuta; minute di articoli, discorsi, interviste e comunicati stampa; dossier relativi alle numerose tematiche oggetto di studio e di interesse; materiale elettorale riferibile alle campagne condotte in occasione delle elezioni politiche italiane del 1994, del 1996 e del 2001; proposte e disegni di legge, relazioni sui disegni di legge presentati, interrogazioni, interpellanze, mozioni e interventi riconducibili alla sua attività parlamentare; rassegna stampa. Disponibile inventario cartaceo. Il fondo è stato depositato dall’Associazione parenti delle vittime della strage di Ustica nel 2006.

Guarda la scheda sul portale del progetto Città degli archivi.

Compilatore: Salvatore Alongi e Lorenza Iannacci 08/04/2013

 

Fondo: Branchini famiglia

Buste: 1

Estremi cronologici: 1920 – 1927; 1936 – 1950;

Agostino Branchini, nato nel 1883, prese parte alla prima guerra mondiale, poi svolse l’attività di agricoltore a Reno Centese (Fe). Il figlio Nerio, nato nel 1912, dopo aver combattuto nella seconda guerra mondiale, svolse le attività di agricoltore e birocciaio. Il fondo, relativo sia ad Agostino che a Nerio, è costituito da: fogli di congedo militare, tessere di associazioni combattentistiche, un diploma della prima guerra mondiale, una concessione per derivare acqua da un canale, un diploma scolastico, libretti personali rilasciati dall’esercito italiano e dal ministero dell’Assistenza post-bellica, un patentino. E’ stato donato da Marisa Bergamini, nipote di Nerio Branchini, alla fine degli anni Ottanta.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 25/02/2003.

 

Fondo: Brini Luigi

Buste: 1

Estremi cronologici: presumibilmente secondo dopoguerra, con successivi aggiornamenti.

Luigi Brini, nato a Medicina (BO) nel 1926, meccanico, operò in Veneto come vicecommissario di brigata della Divisione Belluno. Il fondo è costituito da una rubrica in cui Brini registrò i dati dei partigiani di Medicina: nomi, dati anagrafici, professione, attività nella Resistenza, riconoscimenti. Comprende inoltre la fotocopia del diploma di partigiano combattente – 1947 – di Pasquale Morandi, residente a Murlo (SI). Il fondo è stato donato all’Istituto Parri da Anna Brini, sorella di Luigi, nell’ottobre 2017.

Compilatore: Luca Pastore, 2019

 

Fondo: Broccoli Luigi

Buste: 28

Estremi cronologici: 1950-2000 ca

Luigi Broccoli (1921 – 2005) è stato partigiano del distaccamento di Castenaso (BO) della brigata 7. Gap e per molti anni presidente della sezione ANPI di Castenaso. Studioso di storia locale, ha militato nel PCI e successivamente in Rifondazione Comunista. Il fondo è costituito da numerosi documenti e bozze di pubblicazioni che ricostruiscono le vicende della Resistenza a Castenaso e la storia di quella comunità, risultato della raccolta di testimonianze dello stesso Broccoli. Un’altra consistente parte del fondo è costituita dai documenti relativi all’attività politico-culturale (soprattutto con le scuole locali) e amministrativa della sezione ANPI di Castenaso, documentazione riferita in massima parte agli anni ’80 e ‘90. Fanno inoltre parte del fondo documenti relativi alla militanza politica di Broccoli. Presente documentazione sporadica relativa agli anni ’20 del Novecento. Il fondo è stato donato dal figlio Claudio Broccoli nel 2016.

Compilatore: Claudia Mazzini 1/9/2016

 

Fondo: Bugatti Gianfranco

Buste: 1

Estremi cronologici: 1961; 1977;

Il fondo è costituito da: appunti, cartoline illustrate, fogli dattiloscritti, un volantino dell’Ente nazionale prevenzione infortuni sulle condizioni di lavoro delle mondine. E’ pervenuto dopo il 1983.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 25/02/2003.

 

Fondo: Casali Leonida

Fondo riservato

Buste: 143

Estremi cronologici: 1949 – 1958;

Leonida Casali, nato a Bologna nel 1898, prima iscritto al Partito socialista, poi a quello comunista, fu bastonato dai fascisti nel 1925, riportando danni permanenti. Segretario del Cln di Bologna e componente del Cumer, successivamente membro del Comitato federale del Pci bolognese e del Consiglio comunale nel dopoguerra, svolse la professione di avvocato. In questa veste fu membro e animatore dei collegi di difesa del Comitato di solidarietà democratica di Bologna, associazione che negli anni Cinquanta garantì assistenza giuridica e materiale agli imputati nei procedimenti penali aventi una connotazione politica, nonché legale del Pci. Il fondo è costituito da: sentenze, estratti di sentenza, annotazioni dei procedimenti penali patrocinati da Casali, corrispondenza, appunti, ritagli di giornale, fascicoli processuali dell’avvocato Antonio Corcione, che svolse il suo apprendistato presso lo studio di Casali. E’ corredato da schede descrittive dei fascicoli, prodotte negli anni 1982-1984 e consultabili in sede. E’ stato donato dall’Anpi di Bologna nel 1979.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 20/02/2003.

 

Fondo: Chiarini Raffaele

Buste: 1

Estremi cronologici: 1937 – 1972

Raffaele Chiarini – Castel Maggiore (BO), 1910-1984 – operaio comunista, durante il regime fascista venne condannato dal Tribunale speciale a tre anni di carcere e uno di vigilanza speciale. Con lui furono condannati altri militanti comunisti bolognesi. Richiamato alle armi, durante il secondo conflitto mondiale venne fatto prigioniero in Africa dagli inglesi e rientrò in Italia nell’agosto 1946. Fu consigliere comunale a Castel Maggiore. Il fondo comprende la corrispondenza ricevuta da Chiarini durante la sua prigionia in Egitto da parte di prigionieri ed ex prigionieri italiani, documenti sul servizio militare, documenti in copia sulla sua condanna da parte del Tribunale speciale. La documentazione è stata donata dal figlio Valerio Chiarini nel 2017.

Compilatore: Claudia Mazzini 4/7/2017

 

Fondo: Codrignani Duilio

Buste: 3

Estremi cronologici: 1912 – 1914; 1919 – 1978;

Nato a Bologna nel 1898, Duilio Codrignani, tipografo, attivista sindacale, fu, nei primi anni Venti, dirigente degli ex legionari fiumani, che a Bologna erano schierati su posizioni antifasciste. Divenuto nel 1929 responsabile per l’Emilia di Giustizia e libertà, partecipò alla Resistenza nelle fila socialiste. Il fondo, in originale e in copia fotostatica, è costituito da carteggio, circolari, riviste e manifesti futuristi, volantini e opuscoli del periodo clandestino e post liberazione, decreti del Clnai, giornali socialisti, repubblicani e indipendenti del periodo clandestino, documenti sindacali dei tipografi e poligrafici degli anni Venti, della Uil degli anni Cinquanta, carte sull’esecuzione del gruppo dirigente del Partito d’Azione bolognese. Tra i corrispondenti del carteggio si segnalano: Ugo Lenzi, Renzo De Felice, Ferdinando Cordova, Ferruccio Parri, le Legioni di Bologna e di Ronchi della Federazione nazionale dei legionari fiumani, l’Unione spirituale dannunziana, la Fondazione Il Vittoriale degli italiani. Una prima donazione è stata effettuata da Codrignani alla fine degli anni Sessanta; successivamente la figlia ha donato altro materiale.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 25/02/2003.

 

Fondo: Coralli Ugo

Buste: 1

Estremi cronologici: 1945; 1979;

Ugo Coralli, partigiano imolese, fu attivo nel battaglione Montano della brigata Sap Imola; venne fucilato a San Ruffillo (Bo) il 16 marzo 1945. La sorella Mafalda fu attiva nella brigata Sap Imola. Il fondo è costituito da carte originali e in copia fotostatica relative alla detenzione e alla morte di Ugo, una sua biografia redatta dalla sorella Mafalda, ritagli di giornale. E’ stato donato da Mafalda Coralli prima del 1983.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 25/02/2003.

 

Fondo: D’Ajutolo Filippo

Buste: 1

Estremi cronologici: 1941-1988;

Filippo D’Ajutolo (1902-1998), medico, partigiano, fece parte durante la Resistenza del gruppo dirigente del Partito d’Azione di Bologna e fu protagonista dell’azione con cui fu sottratto alla razzia dei tedeschi il radium dell’Istituto Radiologico dell’Università di Bologna. Il materiale radioattivo venne nascosto nella sua cantina e verrà infine riconsegnato nel maggio 1945. Ricercato dai fascisti, si rifugiò nella zona di Serramazzoni, collaborando con i partigiani del posto. A liberazione avvenuta, il Pda lo nominò suo rappresentante nella Deputazione provinciale. Il fondo comprende alcuni documenti del 1943/44 (permessi di circolazione e di lavoro), il riconoscimento della qualità di partigiano, il curriculum professionale e la descrizione della sua attività antinazifascista da lui redatti nel maggio 1945, documenti sulla storia del Partito d’Azione a Bologna, quotidiani e riviste con articoli e segnalazioni connessi alla sua attività di medico e partigiano. Il fondo è stato donato dalla nipote Maria Longhena nel 2014.

Compilatore: Claudia Mazzini, 1/9/2016

 

Fondo: Dalla Giovanni

Buste: 1

Estremi cronologici: 1949-1952

Il fondo è costituito da alcuni documenti (1 fattura, ingiunzione di pagamento della Pretura di Modena, corrispondenza, campioni di tessuto) relativi alla vertenza tra Giovanni Dalla – titolare di una ditta di produzione di tessuti a Bologna – e l’Istituto Piccoli Apostoli/Città di Nomadelfia (Carpi) per il pagamento di una fornitura di tessuti. Contiene inoltre un disco 45 giri in vinile di propaganda elettorale della Democrazia cristiana (1968) dal titolo Bologna …. 20 anni di vita. E’ stato donato nel 2017 all’Istituto Parri da Alessandro Veronesi, che lo ha ricevuto in eredità.

Compilatore: Luca Pastore, 2019

 

Fondo: Gatti Enzo

 

Fondo riservato

Buste: 12

Estremi cronologici: 1945 – 1957;

L’avvocato Enzo Gatti fu legale del Comitato di solidarietà democratica di Modena, associazione che garantì, negli anni Cinquanta, assistenza sia giuridica che materiale agli imputati nei procedimenti penali aventi una connotazione politica. Il fondo è costituito da fascicoli di atti giudiziari, appunti di udienze e di arringhe, verbali di interrogatori e testimonianze, sentenze, certificati penali, istruttorie e perizie medico-legali, articoli e ritagli di giornale. Altre buste di carte processuali di Gatti sono depositate presso l’Istituto storico della resistenza e di storia contemporanea di Modena. Il fondo è stato donato da Gatti nel 1988.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 25/02/2003.

 

Fondo: Grazia Giancarlo

Buste: 10

Estremi cronologici: 1955-2012;

Giancarlo Grazia (Bentivoglio, 1927 – Bologna, 2016) è stato un partigiano della brigata 7ª Gap Gianni Garibaldi, operò prevalentemente nella zona di Castel Maggiore con il nome di battaglia Fritz. Il fratello Gualtiero, anch’egli partigiano, cadde durante la Resistenza. Dopo la guerra, Giancarlo Grazia ha svolto attività politica nella federazione bolognese del Partito comunista, ha lavorato come giornalista ed è stato sindacalista della Cgil. A lungo presidente della sezione Anpi “Saragozza – Ferruccio Magnani”, ha pubblicato saggi e articoli sulle vicende della Resistenza bolognese e sull’occupazione militare italiana nei territori della ex Jugoslavia durante il secondo conflitto mondiale. Il fondo si compone di documentazione originale e in copia: corrispondenza, appunti di lavoro, volantini, articoli di riviste. I temi trattati in prevalenza riguardano episodi dell’antifascismo e della Resistenza bolognese, l’internamento di civili sloveni e croati nel campo di concentramento italiano di Kampor (isola di Rab, Croazia), l’attività dell’Anpi di Bologna (interventi nelle scuole, commemorazioni, organizzazione interna etc.). Le carte sono state donate dalla famiglia di Giancarlo Grazia nel 2017.

Compilatore: Luca Pastore, 2018

 

Fondo: Graziosi Linceo

Buste: 1

Estremi cronologici: 1945 – 1952; 1982;

Nato a Calderara di Reno (Bo) nel 1911, Linceo Graziosi, membro della Federazione giovanile del Pci di Bologna, fu accusato negli anni Trenta, a più riprese, di ricostituzione del Partito comunista e di propaganda sovversiva, reati per i quali subì sia la carcerazione che il confino politico. Dopo l’armistizio partecipò all’organizzazione della 7ª brigata Garibaldi Gap Gianni; successivamente entrò nel comando della 4ª brigata Garibaldi, poi 36ª brigata Garibaldi Bianconcini, con il nome di battaglia Renato. Fece parte del primo Consiglio comunale di Bologna post liberazione e della Commissione interna di fabbrica dell’azienda meccanica Ducati. Il fondo è costituito da carte originali e in copia fotostatica: carteggio, comunicazioni, dattiloscritti di argomento sindacale, un’autobiografia. Tra i soggetti produttori si segnalano: l’Anpi di Bologna, la Commissione regionale riconoscimento qualifiche partigiani, la Fiom, il Pci, la Commissione interna della Ducati e lo stesso Graziosi. Il fondo è pervenuto dopo il 1983.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 25/02/2003.

 

Fondo: Hanau Lino

Buste: 2

Estremi cronologici: 1940 – 1947; 1968; 1976 – 1990;

Lino Hanau, nato a Ferrara nel 1908 da una famiglia di commercianti ebrei italiani, fu internato nel 1940 in campo di concentramento insieme al padre Carlo e al fratello Ugo. Dal 1943 svolse un’intensa attività partigiana nelle Marche e negli Abruzzi. Giornalista, lavorò nella redazione del giornale “La voce del popolo”. Fu fondatore e presidente dell’Associazione perseguitati politici antifascisti Carlo Hanau. Il fondo è costituito da carte originali e in copia fotostatica: carteggio, volantini, quotidiani, carte di identità, schede e tessere di iscritti all’associazione Carlo Hanau, due diplomi e due medaglie. Tra i soggetti produttori si segnalano: l’Associazione perseguitati politici italiani e antifascisti, il Partito d’Azione, l’Unione delle comunità israelitiche italiane, l’Alleanza italiana pensionati, l’Associazione perseguitati politici antifascisti Carlo Hanau. E’ stato donato da Lino Hanau nel 1990.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 25/02/2003.

 

Fondo: Jacchia Eugenio

Fondo riservato e in attesa di riordino. Non consultabile.

Buste: 230 ca.

Carte sd [1869 – 1939]

Nato a Trieste nel 1869 da famiglia ebrea, espulso dalla città nel 1889 per attività irredentista, Eugenio Jacchia si stabilì a Bologna, dove esercitò la professione di avvocato e svolse attività politica nella sinistra democratica radicale. Nelle elezioni comunali del 1902, vinte dall’Unione dei partiti popolari -coalizione costituita da radicali, repubblicani e socialisti- entrò a far parte della Giunta, reggendo l’assessorato alla Pubblica istruzione fino al 1904. Interventista democratico e massone negli anni della prima guerra mondiale, fu, per tutta la durata del regime, segnalato come antifascista e sottoposto a un costante controllo poliziesco, anche se non fu mai apertamente perseguitato. Il fondo è costituito dai fascicoli delle cause legali e dei processi che Jacchia seguì nel corso della sua attività professionale. E’ stato donato dagli eredi nel 1994.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 20/02/2003.

  

Fondo: Jacchia famiglia

Buste: 1

Estremi cronologici: 1943 – 1949;

Carte, in copia fotostatica, della famiglia Jacchia. Il fondo, in copia fotostatica, è costituito da diploma di medaglia d’oro al valor militare a Mario Jacchia, figlio di Eugenio, permessi di viaggio e carte di identità, intestate ai falsi cognomi di Rossini e Parisi, cognomi utilizzati da alcuni membri della famiglia Jacchia durante il fascismo. E’ stato donato da Ninuccia d’Ajutolo, moglie di Mario Jacchia, prima del 1983.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 24/02/2003.

 

Fondo: Masetti Armando

Buste: 1

Estremi cronologici: 1931 – 1945;

Armando Masetti, nato a Crespellano (Bo) nel 1907 e iscritto al Pci, nel 1932 fu assegnato al confino politico a Ponza per 5 anni. Durante la guerra di liberazione militò nel battaglione Zini della 63ª brigata Garibaldi Bolero in qualità di commissario politico. Il fondo, in copia fotostatica, è costituito dalla documentazione tratta dal fascicolo intestato a Masetti del Casellario politico centrale, da carte del periodo del suo confino politico, foglio matricolare, scheda di iscrizione all’Anpi. E’ stato donato da Gabriella Zocca nel 1998.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 24/02/2003.

 
Fondo Masi Giacomo
Buste: 2

Estremi cronologici: 1930 – anni ’60

Nato a Castenaso (BO) il 6 novembre 1916, Giacomo Masi proveniva da una famiglia colonica antifascista. Aderì al partito comunista nel 1933, quando già svolgeva la professione di tornitore meccanico. Arrestato per attività di propaganda antifascista all’interno delle organizzazioni di regime, il 24 gennaio 1936 venne condannato dal Tribunale speciale a 8 anni di carcere per appartenenza al Pci. Scontò 3 anni e 3 mesi di carcere, quindi fu sottoposto a 3 anni di sorveglianza. Dal 1939 al 1945 fu componente della segreteria della federazione bolognese del Pci, partito da cui si discostò nel dopoguerra. Fu tra i promotori del movimento partigiano dopo l’8 settembre 1943, organizzando le prime manifestazioni di massa, divenne quindi comandante provinciale delle Sap, commissario politico della divisione Bologna e membro del Cumer. Il fratello Giovanni Masi, attivo nella Resistenza bolognese e milanese, venne deportato in Germania e ucciso durante una marcia di annientamento. Giacomo Masi rivestì ruolo dirigenziali nell’Associazione nazionale ex deportati politici nei campi nazisti. Il fondo è costituito da documentazione relativa alla vita e all’attività di Giacomo Masi come partigiano e dirigente politico, ma sono anche presenti testimonianze di altri partigiani e molti documenti sui fratelli di Giacomo, Giovanni e Vincenzo. La documentazione è composta da foto, circolari, ritagli di giornale, corrispondenza, appunti manoscritti, resoconti dattiloscritti, verbali di riunione, pubblicazioni del Pci (presenti vari numeri de La nostra lotta), statuti e atti costitutivi di varie associazioni, certificati scolastici, attestati per militanza partigiana, volantini del periodo resistenziale etc. Tra i corrispondenti si segnalano personalità del Pci, rappresentanti di ministeri e istituzioni italiane, francesi e tedesche. Il fondo è stato donato da Giacomo Masi tra il marzo e il maggio 2007.

Compilatore: Luca Pastore, 2008

 

Fondo: Melloni Guglielmo

Buste: 1

Estremi cronologici: 1924 – 1988;

Guglielmo Melloni, nato a Cento (Fe) nel 1906, antifascista, si rifugiò in Francia nel 1938, partecipando alla Resistenza in quel paese. Dopo la liberazione si stabilì definitivamente in Francia, risiedendo dal 1960 a Menton. Il fondo è costituito da: carteggio, lasciapassare, passaporti, tessera del Comitato italiano di liberazione nazionale, libretto di previdenza sociale, foglio di congedo illimitato, fotografie. E’ stato donato dal nipote Giovanni Melloni nel 2001.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 25/02/2003.

 

Fondo: Minzoni Giovanni

Buste: 1

Estremi cronologici: 1909 – 1922; 1946;

Nato a Ravenna nel 1885 e ordinato sacerdote nel 1909, Giovanni Minzoni operò nella parrocchia di Argenta, alla quale fece ritorno dopo aver preso parte, in qualità di cappellano di reggimento, alla prima guerra mondiale. Fu assassinato dai fascisti il 23 agosto 1923. Il fondo è costituito da carte in copia fotostatica, i cui originali sono conservati presso l’Istituto storico della Resistenza in Ravenna: carteggio, appunti di meditazioni e di discorsi, diario di guerra e memorie. E’ pervenuto prima del 1983.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 24/02/2003.

 

Fondo: Montanari Secondo

Buste: 3

Estremi cronologici: 1928; 1944 – 1988;

Secondo Montanari, nato a Bologna nel 1901, iscritto al Pci dal 1921, fu arrestato e assegnato al confino a Lipari per tre anni. In seguito militò nella brigata Matteotti di montagna Toni, guidando sino a Porretta Terme le avanguardie delle truppe americane che avanzavano da Sud. Negli anni Cinquanta e Sessanta organizzò annualmente a Bologna una festa della Befana, che da lui prese il nome (Befana Montanari), a favore di bambini bisognosi. Il fondo è costituito da: carteggio (lettere, biglietti postali, cartoline illustrate, telegrammi), appunti, memorie, fotografie, articoli di giornale, diplomi, tessere di partito e di associazioni. Il fondo è stato donato da Montanari nel 1988.

Guarda il fondo fotografico Montanari Secondo nella nostra biblioteca digitale

Compilatore: Giovannoni Fulvia 25/02/2003.

 

Fondo: Moruzzi Giovanni

Buste: 1

Estremi cronologici: 1943-1945;

Giovanni Moruzzi (1908-1960), antifascista bolognese, nascondeva nel suo negozio di barbiere i manifesti stampati dalla tipografia clandestina del Pci. Viene arrestato a Bologna il 16 novembre 1943 e messo a disposizione delle SS tedesche. Deportato in Germania come detenuto politico, viene rinchiuso prima nel campo di Dachau, dove arriva il 2 marzo 1944, quindi è trasferito a Natzweiler il 13 marzo 1944. Sopravvissuto alla detenzione, al termine del secondo conflitto mondiale tornò in patria. Il fondo si compone di un libretto con appunti manoscritti in cui Moruzzi ricostruisce episodi e circostanze della sua prigionia. Il documento è stato donato dalla figlia Maria Alessandra Moruzzi nel 2017.

Compilatore: Luca Pastore, 2019

 

Fondo: Mussio Santo

Buste: 1

Estremi cronologici: 1945;

Santo Mussio è stato commissario politico della divisione d’assalto Garibaldi Nino Nannetti, con il nome di battaglia Coledi. Il fondo è costituito da copie fotostatiche del carteggio di Mussio con membri di brigate partigiane e con il Comando militare zona Piave. E’ stato donato da Mussio dopo il 1983.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 24/02/2003.

 

Fondo: Onofri Nazario Sauro

Buste: 18

Estremi cronologici: 1912 – 2008;

Nazario Sauro Onofri (1927 – 2015) è stato partigiano nell’8ª brigata Giustizia e libertà Masia, dopo l’adesione giovanile al Partito d’azione ha militato a lungo nel Partito socialista italiano. Ha svolto in seguito la professione di giornalista e l’attività di studioso del giornalismo emiliano romagnolo, del fascismo e della Resistenza bolognese, della violenza politica nel secondo dopoguerra, del socialismo e dell’azionismo nel bolognese. Il fondo è costituito da materiale originale e in copia fotostatica: appunti di Onofri sulle sue ricerche, manifesti, giornali, volantini; opuscoli del Psup; giornali e ritagli di giornale, dattiloscritti e volantini del Comando generale del Cvl, del Cumer, del Cln regionale Emilia-Romagna, della Camera confederale del lavoro di Bologna, del Psup, del Pci e del Partito d’Azione di Bologna; carte del Pnf e del Pfr di Bologna; fotocopie di carte del ministero dell’Interno Direzione generale di pubblica sicurezza. Inventario consultabile in sede. La carte sono state donate da Onofri a partire dal 1983, l’ultimo versamento per volontà dei famigliari risale al 2018.

Compilatore: Claudia Mazzini e Luca Pastore, 2020

 

Fondo: Pelliconi Ermete

Buste: 1

Estremi cronologici: 1945 – 2005

Ermete Pelliconi (1916, Medicina – 1994, Medicina) partecipò alla Resistenza nel distaccamento di Medicina (BO) della 7ª brigata Gap Gianni Garibaldi, con il nome di battaglia Magrini. Vice commissario politico di battaglione, con i gappisti medicinesi e altri partigiani resistette all’assedio nazifascista durante la battaglia di Porta Lame. Dopo la liberazione lavorò nella cooperazione. Anche la moglie Silvana Gardenghi fu attiva nella Resistenza medicinese. Il fondo si compone delle memorie manoscritte sulla Resistenza di Ermete Pelliconi e di onorificenze, certificazioni sul servizio militare, tessere e fotografie. Presente documentazione su Silvana Gardenghi e sul fratello di Ermete, Mario Pelliconi, internato militare deceduto in Germania. Il fondo è stato donato da Mario Pelliconi, figlio di Ermete, nel 2016.

Compilatore: Luca Pastore, 26/10/2016

 

Fondo: Pilati Filippo

Buste: 1

Estremi cronologici: 1944 – 1945; 1974;

Filippo Pilati, nato a Bologna nel 1921, iscritto al Pli, prese parte alla Resistenza operando nel 4° battaglione della 36ª brigata Garibaldi Bianconcini, con il nome di battaglia Pelikan, e successivamente nella divisione Cremona. Fece parte del primo Consiglio comunale di Bologna post liberazione. Il fondo è costituito da carte originali e in copia fotostatica: tessere, attestati, dichiarazioni sulla sua attività partigiana, ordini del giorno del comando del 21° reggimento fanteria Cremona. Il fondo è stato donato da Pilati dopo il 1974.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 26/02/2003.

 

Fondo: Politi Angela Maria

Buste: 2

Estremi cronologici: 1976; 1989 – 1992;

Angela Maria Politi svolse negli anni Ottanta alcune ricerche sui processi a sfondo politico degli anni Cinquanta. Il fondo è costituito da carte originali e in copia fotostatica: carteggio, schede, appunti, bozze ed estratti di saggi, un opuscolo, due agende. E’ stato donato dalla Politi dopo il 1992.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 26/02/2003.

 

Fondo: Resca Zelinda

Buste: 8

Estremi cronologici: 1950 – 1955;

Nata a Castello d’Argile (Bo) nel 1924, Zelinda Resca svolse un’intensa attività antifascista in qualità di staffetta partigiana, con il nome di battaglia Lulù, nella 4ª brigata Garibaldi Venturoli. Arrestata nel 1950 nell’ambito di un procedimento penale per reati a sfondo politico commessi nell’immediato dopoguerra, trascorse tre anni in carcere, prima a Bologna, poi ad Aversa. Fu assistita dal collegio di difesa del Comitato di solidarietà democratica di Bologna. Il fondo è costituito dalla corrispondenza che Resca ricevette in carcere da familiari ed amici durante il periodo della sua detenzione. E’ stato donato dagli eredi nel 2000.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 26/02/2003.

 
Fondo: Sarti Anselmo
 
Buste: 1
 
Estremi cronologici: s.d [1990-2013?]
 
Anselmo Sarti (Ozzano dell’Emilia, 1925 – Bologna, 2013) aderì alla Repubblica sociale italiana e fu un componente della X Mas. La sua compagnia si arrese ai partigiani in Piemonte il 28 aprile 1945. Detenuto a Coltano e Taranto, Sarti venne rilasciato nel 1946. Svolse la professione di insegnante nelle scuole elementari i Bologna. Il fondo si compone di pochi documenti: un diario in cui Sarti ha scritto la sua autobiografia, appunti relativi alla militanza nella Rsi,un tesserino dell’Associazione X Flottiglia Mas, riproduzioni di cartoline, documenti d’identità e di un opuscolo: Io c’ero. Oltre i 600 giorni della R.s.i. Il fondo è stato depositato dalla figlia Paola Sarti il 7 agosto 2019.
 
Compilatore: Luca Pastore, 14/8/2019  
 

Fondo: Sciabica Vincenzo – Volta Maria

Buste: 1

Estremi cronologici: 1945 – 1958; 1965 – 1968;

Vincenzo Sciabica, nato a Marsala (Tp) nel 1916, si trasferì a Bologna nel 1942. Partecipò alla Resistenza nel Ferrarese, dove si era trasferito con la moglie, militando nella 35ª brigata Garibaldi Rizzieri, con il nome di battaglia Boston. Arrestato e torturato dai fascisti nell’estate del 1944, fu deportato con la moglie in Germania, poi liberato dall’Armata rossa nel febbraio 1945. La moglie, Maria Volta, nata a Bologna nel 1920, militò nella stessa brigata del marito, insieme al quale fu arrestata e deportata in Germania. Il fondo è costituito dalla pratica, in copia fotostatica, istruita dai coniugi Sciabica e indirizzata all’Ufficio commissioni partigiane del ministero della Difesa, per la rettifica dei propri brevetti di partigiano e per ottenere il riconoscimento di ex deportati nei campi nazisti. Il fondo è pervenuto dopo il 1983.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 24/02/2003.

 

Fondo: Tassinari Ennio

Buste: 3

Estremi cronologici: 1929 – 1935; 1944 – 2002;

Nato a S. Alberto di Ravenna nel 1921 e deceduto nel 2013, Ennio Tassinari nel 1943 entrò nell’Ori (Organizzazione resistenza italiana), guidata da Raimondo Craveri. Contemporaneamente fu incorporato nell’Oss (Office of strategic services). In questa veste, con i nomi di battaglia Mario Santini e Ennio, effettuò tra il 1943 e il 1945 quattro missioni in territorio occupato, con la funzione di organizzare la rete di collegamenti tra la Resistenza e gli alleati e di trasmettere piani e informazioni di carattere militare e politico. Il fondo è costituito da materiale originale e in copia fotostatica: carteggio, biglietti postali, articoli di giornale, carte d’identità, inviti a manifestazioni, relazioni, recensioni di libri, fotografie, carte geografiche, libri, una biografia, un manifesto, un floppy. Tra i soggetti produttori si segnalano: Vittorio Gozzer, il Clnai, il Quartier generale Teatro mediterraneo delle operazioni dell’Armata americana, l’associazione Fiamme Verdi, l’Ori, il Comune di Lucca, William Corvo, la Oss Society inc., la National Italian American Foundation, lo stesso Tassinari. E’ stato donato da Tassinari nel 2002.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 26/02/2003.

 

Fondo: Tolomelli Araldo

Buste: 7

Estremi cronologici: 1944-1994;

Araldo Tolomelli, noto anche come Aroldo, nacque ad Argelato (Bo) il 23 febbraio 1921. Nella Resistenza bolognese ricoprì il ruolo di vicecomandante delle Sap (Squadre di azione patriottica) e dopo la Liberazione fu un dirigente del Partito comunista italiano. Espatriò in Cecoslovacchia quando venne accusato dell’uccisione di un proprietario terriero nel clima di tensione creato dall’attentato a Palmiro Togliatti. A Praga, dal 1951, fu caporedattore di Radio Oggi in Italia, emittente controllata dal Pci e del regime comunista cecoslovacco. Tolomelli rifiutò l’amnistia dichiarandosi sempre innocente, tornò in Italia nel 1966, quando le imputazioni contro di lui decaddero definitivamente. Riprese quindi l’attività politica nelle file comuniste, fu eletto Senatore nel 1976 e nel 1979 e Consigliere comunale a Bologna nel 1980 e nel 1985. Le vicende che lo hanno visto protagonista sono ricostruite nel libro di Ludovico Testa, La vita è lotta. Storia di un comunista emiliano, Reggio Emilia, Diabasis, 2007. Tolomelli è deceduto a Bologna il 5 aprile 2011. Il fondo si compone di bozze di discorsi pubblici e di ricostruzioni storiche, ritagli di giornali, corrispondenza. I temi prevalenti sono: la Resistenza nel bolognese, la storia del Pci, la violenza nel secondo dopoguerra, i comunisti italiani esuli in Cecoslovacchia, il dibattito sulle politiche militari della Repubblica italiana. Il fondo è stato depositato presso l’Istituto Parri dai famigliari di Tolomelli nel 2018.

Compilatore: Luca Pastore, 2018

 

Fondo: Trombetti Ettore

Buste: 1

Estremi cronologici: 1958 – 1965;

Nato nel 1895 a S. Maria Capua Vetere, Ettore Trombetti, interventista, partecipò alla prima guerra mondiale, poi alla spedizione fiumana. Uscito nel 1921 dal Fascio di combattimento di Bologna, passò all’antifascismo dopo il delitto Matteotti. Duramente perseguitato dal fascismo, fu nel 1942 tra i fondatori del Partito d’Azione bolognese. Trasferitosi a Roma per motivi di sicurezza, prese parte alla Resistenza nelle formazioni militari Giustizia e libertà, partecipando alle operazioni che portarono alla liberazione sia di Firenze che di Bologna. Fu membro della prima Giunta comunale di Bologna, nominata dal Cln e dall’Amg. Svolse la professione di avvocato. Il fondo è costituito da un carteggio fra Trombetti e Federico Comandini, relativo a Viola Tabarroni, vedova Zamboni, madre di Anteo Zamboni. Il fondo è stato donato da Brunella Dalla Casa nel 1988.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 26/02/2003.

 

Fondo: Valli Giorgio

Buste: 1

Estremi cronologici: 1945; 1954 – 1959;

Avvocato, azionista bolognese, Giorgio Valli fu tra i fondatori di Unità popolare e membro del Consiglio direttivo dell’associazione culturale La Consulta. Il fondo è costituito da: carteggio con esponenti della politica e della cultura degli anni Cinquanta; da appunti, indirizzari, elenchi di abbonati a “Nuova Repubblica”, telegrammi, volantini, biglietti da visita, pagine di giornali. In un fascicolo si conserva il carteggio con Tristano Codignola. Tra i corrispondenti si segnalano: il movimento politico Autonomia socialista, la Sezione provinciale di Bologna del Pli, il Partito d’Azione, la Fiap, Ferruccio Parri, Leo Valiani. Altra documentazione è conservata presso l’Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia. E’ pervenuto dopo il 1983.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 26/02/2003.

 

Fondo: Vecchietti Giorgio

Buste: 1

Estremi cronologici: 1949 – 1959;

Nato a Bologna nel 1907, Giorgio Vecchietti è stato giornalista, membro del gruppo di intellettuali Antonio Labriola e redattore di “Tempi nuovi”. Il fondo è costituito da articoli e recensioni di Vecchietti, appunti, biglietti da visita, quotidiani, una carta geografica dell’Etiopia. E’ pervenuto unitamente ai volumi della biblioteca privata di Vecchietti, catalogati e collocati nella biblioteca dell’Istituto. E’ stato depositato dalla Biblioteca comunale dell’Archiginnasio di Bologna nel 1989.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 26/02/2003.

 

Fondo: Vicchi Giorgio

Buste: 2

Estremi cronologici: 1944 – 1954; 1974 – 1995;

Giorgio Vicchi, nato a Bologna nel 1925, partecipò alla Resistenza in Veneto, Friuli e Trentino, in qualità di vice commissario politico del Gruppo brigate Vittorio Veneto e poi di commissario politico della brigata Ciro Menotti, con il nome di battaglia Giorgio. Il fondo è costituito da carte originali e in copia fotostatica: diario partigiano, comunicazioni a convegni; relazioni di azioni partigiane delle brigate Garibaldi – Veneto e della divisione Nino Nannetti; articoli di giornale; cenno storico sulla brigata Ciro Menotti, carte di Raimondo Lacchin (nome di battaglia Chirurgo), comandante della brigata Ciro Menotti; appunti di comizi; proposte di ricompensa al valor militare; decreto di una citazione e di una sentenza; carte della Segreteria particolare del duce sulla situazione politica in provincia di Belluno; carte dell’attività di Vicchi in qualità di presidente dell’Istituto storico Parri Emilia-Romagna. Il fondo è stato donato da Vicchi in successivi periodi tra gli anni Ottanta e il 1995.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 26/02/2003.

 

Fondo: Vighi Roberto

Buste: 4

Estremi cronologici: 1818 – 1844; 1910 – 1950;

Nato a Monaco di Baviera nel 1891, Roberto Vighi nel 1911 si iscrisse al Psi, organizzazione nella quale ricoprì anche incarichi direttivi. Avvocato, negli anni Venti e Trenta difese parecchi coloni in cause civili per l’applicazione dei patti del 1920. Subì numerose aggressioni fasciste e fu soggetto a sorveglianza durante il regime; nel 1939 fu sottoposto a un mese di carcerazione, poi a procedimento disciplinare da parte del Sindacato fascista avvocati e procuratori. Partecipò alla Resistenza, sia come dirigente politico del Psup che come militante della brigata Matteotti città. Il fondo è costituito da: carteggio, appunti, pratiche di cause civili, copie di atti notarili risalenti ai primi decenni dell’Ottocento, stampa socialista, opuscoli, statuti di cooperative, libretti di colonìa e di amministrazione di tenute; carte, in copia fotostatica, relative al procedimento disciplinare, avviato dal Sindacato fascista avvocati e procuratori di Bologna nei confronti di Vighi. Il fondo è pervenuto dopo il 1983.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 26/02/2003.

 

Fondo: Vincenti Giuliano

Buste: 2

Estremi cronologici: 1924; 1944 – 1997;

Giuliano Vincenti, nato a Molinella nel 1925, iscritto al Partito socialista, disertò la chiamata alle armi nel 1943; arrestato, disertò nuovamente nel 1944. Nel giugno dello stesso anno raggiunse la brigata Matteotti di montagna Toni sull’Appennino tosco-emiliano, combattendo per la Resistenza con il nome di battaglia Saetta. Nell’inverno 1944-1945 operò nel battaglione Bevilacqua della 5ª brigata Matteotti Bonvicini. Arrestato dai tedeschi nel febbraio 1945 e detenuto a Medicina e a Imola, venne liberato nell’aprile dello stesso anno. Il fondo è costituito da carte originali e in copia fotostatica: dattiloscritti, opuscoli, volantini, manifesti, fotografie, ritagli di giornale, appunti, relativi alla Resistenza in Emilia-Romagna e più in generale alla vita politica sia italiana che locale dal dopoguerra a oggi. Tra i soggetti produttori si segnalano: la Federazione bolognese del Psi, il Comitato provinciale di Bologna del Partito comunista d’Italia marxista leninista, Lotta Continua, il carcere di San Vittore di Milano. Il fondo è stato donato da Vincenti negli anni Novanta.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 27/02/2003.