Il nuovo millennio entra subito nel vivo: è cambiato qualcosa rispetto al Novecento? Da subito è chiaro che le guerre non si fermano, e infatti nel 2003 il Medio Oriente torna a essere teatro di un sanguinoso conflitto: la seconda guerra del Golfo, iniziata con l’invasione statunitense per abbattere il governo di Saddam Hussein e colpire la rete terroristica che, secondo le forze attaccanti, sarebbe stata finanziata dal regime iracheno. La guerra è ampiamente contestata in tutto l’Occidente: l’opinione pubblica diffida dell’accusa mossa dal governo Bush all’Iraq di detenere armi di distruzione di massa; in più la coalizione occidentale si macchia di diversi crimini di guerra, come gli attacchi ad obiettivi civili e le torture nella tristemente nota prigione di Abu Ghraib. 

Il mondo occidentale diventa nuovamente obiettivo del terrorismo islamico di al-Qaida, che colpisce Madrid nel 2004 (192 vittime) e la metropolitana di Londra nel 2005 (56 vittime).

Come se la guerra non fosse sufficiente, il capitalismo soffre uno dei momenti più duri dal 1929: nel 2006 scoppia la crisi dei subprime, prestiti ad alto rischio finanziario considerati da molti analisti veri e propri atti di speculazione finanziaria. Lo scoppio della bolla immobiliare statunitense porta ad un aumento degli interessi sul mutuo, e di conseguenza molti debitori diventano insolventi. Ciò è stato causa di un’enorme crisi dei mercati che nel 2008 raggiunge il suo punto più acuto. 

Gli eventi bellici ed economici hanno un impatto negativo sulla popolazione statunitense, che nel 2008 opta per un importante cambiamento di rotta nella governance eleggendo il primo presidente nero della storia americana: il democratico Barack Obama.

Nel frattempo la tecnologia si fa sempre più presente nella vita quotidiana: ora i cellulari permettono anche l’accesso a internet e la comunicazione cambia tono con i social network: nel giro di pochi anni nascono Facebook (2004), YouTube (2005), Twitter (2007) e Instagram (2010).

L’Italia, paese notoriamente appassionato di calcio, vive un momento di grande gioia quando la nazionale vince il Mondiale del 2006. Qualche anno dopo, nel 2009, deve però fare i conti con uno dei più grandi disastri naturali della storia italiana, il terremoto dell’Aquila, che distrugge la città e molti dei paesi limitrofi e causa 309 morti, 1600 feriti e oltre 80000 sfollati circa. 


Nel frattempo, al Parri…

In questi anni il Parri vive grandi cambiamenti.  Nel 2003 il Parri trova una nuova casa nell’attuale sede dell’ex convento di San Mattia, allargando i propri spazi e quindi le sue possibilità, pur mantenendo una posizione centrale nel centro di Bologna.

Dieci anni dopo, con l’unione tra Istituto Regionale Ferruccio Parri, Istituto Provinciale per la Storia della Resistenza e dell’Età contemporanea Luciano Bergonzini (ISREBO) e LANDIS, l’Istituto assume la sua costituzione attuale, diventando uno dei principali punti di riferimento per la documentazione sulla Resistenza, la didattica della storia e la divulgazione audiovisiva. 



Filmografia

The Social Network, David Fincher, 2010

La grande scommessa, Adam McKay, 2015