Omaggio a Renzo Magnanini

Inaugurazione della mostra sabato 3 dicembre alle ore 17 (seguirà aperitivo)

"Sono un artista di ottantaquattro anni, e non credo nell'arte moderna: è un terribile bluff. Perchè mai ab­bandonare la figura? Decenni fa, mi dicevano: il di­segno non serve a nulla; e io replicavo: per un artista, è come per un pianista la tastiera". 

Renzo Magnanini nasce il 18 ottobre 1920 a Fab­brico, un paese della bassa reggiana. [....] Di carattere schietto e profonda dignità, per perso­nale riserbo e profondo orgoglio, non ha mai ceduto alle lusinghe del mercato. Il Maestro disse sempre no alle gallerie che in gioventù lo avevano escluso (convinte che la sua arte fosse di stampo troppo classico e, quindi, non adatte ad un momento storico che voleva a tutti i costi la modernità) preferendo ad esse le sale dei musei, gli spazi comunali o gli altari delle basiliche. La figura umana era il soggetto prediletto da Magna­nini, uomo di profonda cultura, interessato all'attualità e alla filosofia. Intensamente religioso, dimostrava un reale interesse per l"'altro" che mostrava attra­verso l'intensità emotiva dei propri ritratti. Per ulteriori notizie sulla vita del Maestro si rimanda alla biografia "Se scende la neve in agosto" di Mau­rizio Messeri, amico dell'artista. Testo di Sabrina Bagatta


L'ARGINE. UN BAMBINO E IL SUO SEGRETO PERICOLOSO

 

L'ARGINE. UN BAMBINO E IL SUO SEGRETO PERICOLOSO 

Mostra di Marina Girardi e Rocco Lombardi

dal 21 al 29 novembre 2016

presso la sala dell'ex-Refettorio dell'Istituto, via Sant'Isaia, 20 (apertura lun-ven 15.30-18.30 e sab 10-13)

L’ospite, anche quando non è atteso, è sempre padrone della mia casa. Luigi Varoli

Il libro, pubblicato da Becco Giallo Edizioni, è nato da una commissione del Museo Luigi Varoli di Cotignola (RA) ed è un’opera di fiction ispirata alla rete di solidarietà e di accoglienza che si è creata durante la Seconda Guerra Mondiale nel piccolo paese della bassa ravennate e che ha permesso di salvare centinaia di perseguitati dal regime nazifascista.




Aprile 1945. Frazchì è un bambino che vive a Cotignola, nella bassa ravennate, ai piedi dell’argine del fiume Senio dove il fronte della guerra si è bloccato ormai da mesi. La sua è una corsa contro il tempo: deve portare a ingravidare Ninetta, la capretta di famiglia, prima che la fame prenda il sopravvento e le bombe degli Alleati radano al suolo ciò che resta del paese. Insieme a Ninetta, però, Frazchì deve portare con sé anche il peso di un segreto pericoloso.

Marina Girardi e Rocco Lombardi, fondendo due stili opposti, pittorico e vibrante il primo, cupo e graffiante il secondo, ci restituiscono la complessità dello sguardo di un bambino, che si trova di fronte all’orrore e alla violenza della guerra, ma anche alla straordinaria resistenza di una comunità che – in pieno assedio nazifascista – ha saputo offrire rifugio e salvezza a centinaia di perseguitati.



Marina Girardi e Rocco Lombardi sono illustratori e autori di storie a fumetti.Il loro lavoro si nutre di di incontri e osservazioni che nascono durante vagabondaggi in giro per l’Italia, in luoghi lontani dalle strade principali, dove l’uomo e la natura sanno parlare tra loro.Insieme hanno creato Nomadisegni, un progetto di laboratori di fumetto itineranti per raccontare le storie nascoste dentro al paesaggio.


Giocare con la storia - Bologna. Città delle bambine e dei bambini. I diritti dell'infanzia e dell'adolescenza

Anche l'Istituto partecipa alle giornate dedicate ai diritti dell'infanzia e dell'adolescenza con l'iniziativa Giocare con la storia.

Vi aspettiamo il 26 novembre alle ore 15 per una “caccia al tesoro” all'interno del Museo della Resistenza con materiali dell’Istituto attraverso cui i ragazzi potranno ricostruire una spy story bolognese: l’operazione Radium.

L'iniziativa è indicata per bambini e ragazzi dai 9 ai 12 anni.

Prenotazione obbligatoria (max 12 partecipanti), scrivendo alla mail info@museodellaresistenzadibologna.it

Leggi il programma completo delle iniziative


Nel corpo dell'indicibile: cosa resta della grande guerra

Festival delle Biblioteche Specializzate di Bologna, 9-13 novembre 2016

Un ciclo di incontri di approfondimento sulla Prima guerra mondiale a partire dalle diverse specializzazioni delle biblioteche bolognesi, con richiami all'attualità e alle diverse tematiche emerse con il primo conflitto mondiale.
La rassegna è promossa da Specialmente in biblioteca, tavolo aperto di biblioteche di Bologna specializzate in diversi ambiti disciplinari e su diverse tematiche, decise a lavorare insieme per far conoscere e promuovere le proprie attività e le proprie risorse.

La guerra fa impazzire, venerdì 11 novembre 2016 I ore 11.00. Tra il '15 e il '18 ebbero un'impennata i ricoveri in manicomio: a varcarne le soglie furono cen­tinaia di militari, ma anche molte donne. Attraverso documenti d'archivio del "Roncati" e brevi filmati, Valeria Babini e Elisa Montanari raccontano i dubbi della psichiatria dell'epoca di fronte alla "strana malattia" della nevrosi traumatica. 

Incontro presso l’Istituto per la storia e le memorie del ‘900 Parri E-R, Sala dell’Ex-Refettorio - Via S. Isaia 20, organizzato da Biblioteca della Salute Mentale e delle Scienze Umane "Minguzzi-Gentili" all'interno del Festival delle Biblioteche specializzate di Bologna, 9-13 novembre 2016


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