In occasione del Giorno del Ricordo, mostra fotografica

Il confine più lungo
Affermazione e crisi dell’italianità adriatica

Istituto per la storia e le memorie del Novecento Parri E-R
Sala ex Refettorio, ingresso da via Sant’Isaia 20, Bologna

Inaugurazione il 17 febbraio 2016 ore 17.30

Saluto della Vicepresidente del Consiglio Comunale di Bologna

Mirka Cocconcelli 

Conversazione con

Marino Segnan, Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia

Alberto De Bernardi, Università di Bologna

Luca Alessandrini, Istituto Parri



La mostra sarà aperta con ingresso libero dal 17 febbraio al 19 marzo 2016



dal lunedì al venerdì dalle 15.30 alle 18.30, sabato dalle 10 alle 13

aperta su prenotazione dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 19, sabato dalle 9 alle 14



La mostra è di proprietà dell’Amministrazione Comunale di Rimini che l’ha realizzata con all’Università degli Studi di Trieste – Dipartimento di scienze politiche e sociali, all’Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nel Friuli e Venezia Giulia e all’Associazione delle Comunità Istriane.

Il progetto si è avvalso della direzione scientifica di Raoul Pupo, autorevolissimo studioso che da molti anni si occupa, in stretta collaborazione con storici sloveni e croati, del confine orientale, della vicenda delle foibe e dell’esodo degli Italiani giuliano-dalmati.

Primo allestimento in Italia di tale livello e rigore, con documenti di archivio, materiali video e testimonianze, la mostra è stata presentata a Rimini in occasione del Giorno del Ricordo 2011, con la partecipazione della Regione Emilia-Romagna – Assessorato alla Cultura, della Provincia di Rimini e dell’Istituto storico di Rimini e con il patrocinio dell’A.D.ES (Associazione Amici e Discendenti degli Esuli Giuliani, Istriani, Fiumani e Dalmati). L’iniziativa ha riscosso un grande successo di pubblico, sia scolastico che adulto, grazie anche alla scelta di aver coniugato da un lato l’approfondimento storico rigoroso con un linguaggio accessibile al grande pubblico e ai non specialisti.

Dal 2011 la mostra è affidata all’Istituto Parri che la distribuisce gratuitamente, cosicché da allora è stata allestita in numerose città italiane