Inaugurazione della mostra sabato 3 dicembre alle ore 17 (seguirà aperitivo)

“Sono un artista di ottantaquattro anni, e non credo nell’arte moderna: è un terribile bluff. Perchè mai ab­bandonare la figura? Decenni fa, mi dicevano: il di­segno non serve a nulla; e io replicavo: per un artista, è come per un pianista la tastiera”. 

Renzo Magnanini nasce il 18 ottobre 1920 a Fab­brico, un paese della bassa reggiana. [….] Di carattere schietto e profonda dignità, per perso­nale riserbo e profondo orgoglio, non ha mai ceduto alle lusinghe del mercato. Il Maestro disse sempre no alle gallerie che in gioventù lo avevano escluso (convinte che la sua arte fosse di stampo troppo classico e, quindi, non adatte ad un momento storico che voleva a tutti i costi la modernità) preferendo ad esse le sale dei musei, gli spazi comunali o gli altari delle basiliche. La figura umana era il soggetto prediletto da Magna­nini, uomo di profonda cultura, interessato all’attualità e alla filosofia. Intensamente religioso, dimostrava un reale interesse per l”‘altro” che mostrava attra­verso l’intensità emotiva dei propri ritratti. Per ulteriori notizie sulla vita del Maestro si rimanda alla biografia “Se scende la neve in agosto” di Mau­rizio Messeri, amico dell’artista. Testo di Sabrina Bagatta