ARCHIVIO APERTO | XI EDIZIONE

ARCHIVIO APERTO | XI EDIZIONE 26.10 - 3.12.2018

L'undicesima edizione della rassegna annuale di Home Movies, dedicata al cinema amatoriale e di famiglia (Bologna, 26 ottobre - 3 dicembre 2018).

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L’Europa del carbone. Soldati e migranti del Novecento europeo

Viaggio d’istruzione in Belgio e Francia per docenti e operatori culturali dell’Emilia-Romagna nei luoghi dell’emigrazione e dei conflitti mondiali che hanno ispirato le politiche di pace e di tutela sui diritti dei lavoratori.



L’esperienza dell’arruolamento militare di massa, la prigionia e le grandi migrazioni economiche nella prima metà del Novecento sono state, oltre alle deportazioni della Seconda guerra mondiale, le principali occasioni di percorrenza e di conoscenza nei Paesi europei fondatori dell’Unione da parte dei ceti popolari italiani. Da qui però hanno avuto origine anche i tentativi di comporre pacificamente le relazioni commerciali fra gli stati detentori di risorse e materie prime essenziali per lo sviluppo industriale, e l’aspettativa di vedere riconosciute maggiori tutele sociali per i lavoratori impegnati nei mestieri più umili. Sentimenti di solidarietà e di giustizia sociale sono progressivamente maturati e divenuti patrimonio valoriale dell’UE.

Solo dopo le immani tragedie dei due conflitti mondiali e dopo il sacrificio estremo di migliaia di lavoratori accorsi nel dopoguerra là dove era possibile trovare occupazione e prospettive di emancipazione ha preso corpo la moderna idea d’Europa.

La visione di un’Europa senza frontiere, intesa come spazio di opportunità diffuse e di maggiori tutele dei diritti soggettivi, nasce sulle ceneri di conflitti e tragedie che hanno attraversato almeno tre generazioni del Novecento.

Una porzione ben circoscritta di territorio del Belgio meridionale e del nord-est francese contiene e può ben ricordare a tutt’oggi, nei musei e nei centri di documentazione, i principali eventi storici che hanno ispirato i principi valoriali della moderna convivenza e sono stati scelti come meta di un viaggio d’istruzione che ha come destinazioni Bruxelles, Charleroi-Marcinelle, Peronne, Thiepval e Compiegne. Lì si sono consumate sanguinose quanto inutili battaglie campali nel corso della Grande Guerra ove sono cadute intere generazioni di tedeschi, francesi e inglesi.

Sui campi lungo le rive della Somme nell’estate 1916 dopo Verdun trovarono la morte 130.000 soldati britannici, 50.000 francesi e 160.000 tedeschi; più numerosi ancora gli invalidi e i feriti. Da lì sono passate le truppe naziste che hanno invaso Francia e Paesi Bassi nel 1940 e lì si sono indirizzate migliaia di emigranti italiani, economicamente necessari quanto socialmente indesiderati, così come accade oggigiorno anche nel nostro Paese.

Le corrispondenze giornalistiche negli anni del boom economico contano 75.000 italiani occupati nelle miniere del Belgio, 16.000 solo nel distretto di Charleroi, ma anche più di 600 vittime di incidenti sul lavoro minerario tra il 1946 e il 1956. L’evento più noto fu quello di Marcinelle l’8 agosto del 1956 in cui persero la vita, per la scarsa sicurezza dei pozzi minerari, 262 operai di dodici nazionalità diverse, ma per oltre la metà italiani: 136 per l’esattezza. Di fronte a quella tragedia fu interrotto l’esodo di manovali italiani verso il Belgio, ma fu avviata anche una regolamentazione più severa in materia di sicurezza sul lavoro; quello che la maggioranza benestante nemmeno allora voleva affrontare. Vicende analoghe anche nel vicino Lussemburgo, dove tra ciminiere e pozzi minerari gli italiani hanno rappresentato in quegli anni la più numerosa comunità di immigrati, capace comunque di raggiungere positivi livelli di integrazione sociale.



“La fame deve essere una brutta bestia se chi è nato in posti così belli ha poi deciso di andarsene a lavorare dentro un buco profondo duecento metri !” Comincia così la memoria di un novantenne romagnolo che ricorda il duro lavoro quotidiano a Esch sur Alzette, il piacere di giocare a calcio contro i grandi club europei nelle squadre del dopolavoro (primo livello di integrazione) e la determinazione a superare le diffidenze xenofobe dei nativi per farsi rispettare come onesti lavoratori. E l’epos del calcio, per i giovani della generazione Erasmus, rappresenta oggi una dimensione condivisa e una mappa fantasiosa dell’Europa da conoscere. Sarà importante allora ricordare che l’inizio del processo unitario risale ai primi anni Cinquanta con la CECA e la CEE, nonostante le tensioni della guerra fredda, per volontà di grandi statisti che avevano conosciuto l’esperienza della guerra e in difesa delle popolazioni che pagavano ancora la precarietà del dopoguerra.



Visitare i luoghi che hanno generato la visione europea sarà uno stimolo, un punto di vista interculturale, verso la conoscenza dei benefici raggiunti e dei traguardi ancora da perseguire, per la difesa e la consapevolezza di un patrimonio civile da mettere in valore. E’ così che lo studio di una stagione dell’emigrazione italiana di alcuni decenni fa può risultare ancora utile per i docenti e i giovani coinvolti a riscoprire le condizioni di partenza di un processo unificante, insieme ai problemi odierni delle frontiere, dell’emigrazione per necessità economiche, delle criticità connesse ai cosiddetti lavori che non vuole più fare nessuno.



Per la fase propedeutica del progetto ci si potrà avvalere di docenti universitari di varie sedi collegati al Punto Europa di Forlì, la cui competenza è già stata apprezzata in occasione di recenti seminari sul tema dei diritti all’interno dell’UE.



Progetto promosso dal coordinamento della Rete degli Istituti storici dell’Emilia-Romagna



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Progetto Road Map of Freedom II

Progetto “Road Map of Freedom II” approvato dall’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna all’interno del bando per i Viaggi della Memoria 2018



Titolo progetto: Road Map of Freedom II (Action of salving and helping by italian people during the Second World War).



Soggetti promotori e partecipanti a diverso titolo al progetto: Istituto storico della Resistenza e dell’Età contemporanea di Forlì-Cesena, Istituto storico Parri, Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea di Modena, Associazione Monte San Martino Trust - UK, Associazione amici di Casa Fragheto, Casa della Memoria di Servigliano, Istituto storico di Macerata.



Destinatari: studenti di quarta e quinta superiore delle province di Forlì-Cesena, Bologna e

Modena e loro insegnanti. Gli studenti possono partecipare singolarmente oppure con l’intera classe.



Temi: I temi oggetto di studio ed approfondimento in questo percorso di formazione storicomemoriale sono: gli eventi salienti della Campagna di Liberazione 1944-45; lo sfondamento

della Linea Gotica e le stragi nazi-fasciste; le esperienze di detenzione e prigionia dei soldati

inglesi e alleati; le azioni di aiuto e salvataggio da parte della popolazione civile emilianoromagnola e marchigiana nei confronti degli ex prigionieri di guerra.

 

Modalità di svolgimento: Il percorso di formazione alterna momenti di studio e approfondimento a momenti di esplorazione geostorica e incontro fisico con i luoghi teatro delle vicende studiate. Gli studenti, inoltre, potranno incontrare associazioni, realtà culturali e cittadini ancora oggi impegnati nel conservare e promuovere la memoria di quegli eventi e nel portare avanti iniziative di solidarietà fra Italia ed Europa. Tutto il percorso di formazione è seguito e curato da personale esperto messo a disposizione dai tre Istituti conduttori del Progetto cioè Forlì-Cesena, Modena, Parri-Bologna.



Date e durata del viaggio: 2-3-4 novembre 2018 (3 giorni, 2 notti).

 

Iscrizione: Le iscrizioni dovranno pervenire tassativamente entro venerdì 28 settembre 2018, ore 13:00.

 

 

Referente del progetto Istituto storico di Bolognalorena.mussini@istitutoparri.it 347-4833011 office 051-3397227

 

 

Scheda del progetto e programma del viaggio

 

Materiale dell'Associaiozane inglese Monte San Martino Trust

 

 

 


Bando Viaggi della memoria e Bando Viaggi attraverso l'Europa 2018/2019

Si è aperto l'Avviso per la partecipazione al bando della VI edizione dei Viaggi della memoria patrocinata e sostenuta dall'Assemblea Legislativa dell'Emilia-Romagna. 



Dopo la valutazione molto positiva dei primi cinque anni di attività - grazie a un progressivo incremento del Contributo economico dell'Assemblea Legislativa con conseguente aumento sia del numero dei viaggi che dei partecipanti, alla qualità della proposta scientifica e alla diversificazione tematica che ha valorizzato il Viaggio sui luoghi come specifico approccio didattico - l'Assemblea Legislativa dell'Emilia-Romagna, ha aperto un secondo Bando, Viaggi attraverso l'Europa,  con l’obiettivo di promuovere presso le giovani generazioni la conoscenza dei diritti e doveri derivanti dall’essere cittadini europei e di contribuire a rafforzare il loro senso di appartenenza all’Europa. 

Il bando “Viaggi attraverso l’Europa” finanzia progetti dedicati ai luoghi, agli eventi e ai simboli legati ai temi della cittadinanza e dell’integrazione europea.



La rete degli istituti storici dell'Emilia-Romagna è partner scientifico di entrambi i bandi ed è a disposizione degli Enti beneficiari (Scuole, Comuni, Associazioni) sia per chiarimenti tecnici sia per la progettazione dei Viaggi. Tutta la documentazione relativa agli Avvisi è comunque visibile e scaricabile al seguente link: http://www.assemblea.emr.it/attivita/bandi-e- concorsi/avvisi-aperti 

 

Per l'Istituto storico Parri, a cui afferiscono i progetti delle scuole/enti della città metropolitana di Bologna e del circondario imolese, scrivere a uno dei seguenti indirizzi:

Per i Viaggi della Memoria: lorena.mussini@istitutoparri.it

Per i Viaggi attraverso l'Europa: agnese.portincasa@istitutoparri.it

 

MODULISTICA

Viaggi della Memoria anno 2019 - VI edizione

Viaggi attraverso l’Europa 2018 - I edizione

 


Resistenzamappe - new release

Sono disponibili le nuove versioni delle app per Android e iOS relative al progetto Resistenza mAPPe. Ricordiamo che le app rendono disponibili per dispositivi mobili itinerari turistico-culturali all'interno dei centri urbani dei capoluoghi di provincia della regione Emilia-Romagna, dedicati alla Resistenza.



Il nuovo aggiornamento (la versione rilasciata è la 1.5) viene ad aggiornare la sicurezza e migliora il supporto per i dispositivi più nuovi e risolve alcuni problemi di visualizzazione e navigazione. Si tratta per lo più di un aggiornamento strutturale, reso necessario dall'evolversi delle tecnologie e non introduce nuove funzionalità sostanziali.

www.resistenzamappe.it


Un viaggio sul Confine orientale italiano per i docenti emiliano-romagnoli

Un viaggio sul Confine orientale italiano per i docenti impegnati in Emilia Romagna su temi storici. Organizzato da Istoreco, si terrà da venerdì 12 a lunedì 15 ottobre, con partenza da Bologna. Prevede tappe ed approfondimenti a Gorizia, Ljubljana, Trieste, Basovizza e Gonars.



Scarica qui il programma dettagliato in formato pdf.



Iscrizioni e scadenze



La quota di partecipazione è di 270 euro in camera doppia. Supplemento singola 105,00 Euro.  Il prezzo è calcolato per un gruppo di minimo 50 partecipanti.

Il viaggio è rivolto ai docenti di scuola primaria e secondaria della Regione Emilia-Romagna.

Entro il 20 luglio 2018 occorre versare 150 euro come acconto di iscrizione.

Entro il 4 luglio 2018 i docenti che hanno partecipato alle precedenti edizioni del progetto formativo potranno esercitare il diritto di prelazione versando la medesima caparra. Tutti gli altri docenti (iscritti entro e non oltre il 20 luglio) saranno inseriti in lista d’attesa e sarà comunicata loro l’effettiva disponibilità di posti entro il 12 luglio 2018.

Entro il 20 agosto tutti i docenti intenzionati all’utilizzo del Bonus docenti dovranno far pervenire la ricevuta dell’importo per un massimo di 120 euro.

Entro il 10 settembre dovrà pervenire la quota di saldo.



Indicazioni per utilizzo Bonus docenti



Il viaggio di studio può essere certificato come formazione nell’ambito della legge 107/2015 e pagato con Bonus docenti (anno scolastico 2017-2018) per un importo massimo di 120 euro. Ogni insegnante ha diritto annualmente a 5 giorni di permesso per la partecipazione a iniziative di formazione con l’esonero dal servizio. In caso di utilizzo del Bonus docenti dovrà essere effettuata l’iscrizione a Istoreco al costo di 10 euro, tramite la compilazione dell’apposito modulo.



Per informazioni e prenotazioni, contattare Elisabetta Del Monte di Istoreco al numero 331 6171740 e all’indirizzo elisabetta.delmonte@istoreco.re.it.


Al Parri le carte di Nazario Sauro Onofri

 

Nazario Sauro Onofri 

Giornalismo, ricerca e passione civile nella Bologna del ’900


Curatori: Luca Pastore

Istituto Parri - Pendragon, Bologna, 2015

 

Ripercorrere la vita e l'opera di Nazario Sauro Onofri significa sfogliare numerose pagine di storia del '900. Nato a Bologna il 29 ottobre 1927, si oppose all'occupazione tedesca della città e al fascismo repubblicano aderendo giovanissimo alla Resistenza. Conobbe le prigioni fasciste e il dolore per la morte del padre, deportato nel campo di concentramento di Mauthausen. Dopo la liberazione è stato un coerente militante socialista e ha lavorato come giornalista all'«Avanti!», dedicandosi allo stesso tempo alla ricerca storica e consegnando alla nostra memoria collettiva testi fondamentali per ricostruire le vicende di Bologna dalla prima guerra mondiale alla Repubblica. Questo volume, accanto alla vasta bibliografia dei suoi scritti a carattere storico, contiene la trascrizione di una lunga videointervista del 2003 in cui Onofri affronta alcuni temi cruciali della sua esperienza e delle sue ricerche: gli ideali e le fasi più difficili della Resistenza, le dure regole della guerriglia urbana contro i nazifascisti, la violenza del dopoguerra, il rapporto tra giornalisti e potere politico, la dialettica nella sinistra italiana. Emerge così l'impegno civile di un uomo schivo ma determinato nel difendere quelle convinzioni che lo hanno guidato in ogni momento, sin da quando, ancora ragazzo, apprendeva dal padre il significato dell'antifascismo.

 

 

La famiglia, di Nazario Sauro Onofri ha deciso di depositare presso l’Istituto Parri un patrimonio di grande valore storico che comprende sia la biblioteca sia tutto il materiale documentario derivato dalle approfondite ricerche condotte in preparazione delle sue diverse pubblicazioni.

Tale patrimonio troverà adeguata sistemazione e sarà messo a disposizione degli studiosi e della cittadinanza presso l’Istituto Parri che si conferma come centro di servizio culturale e di iniziative per lo studio dell’antifascismo, del fascismo, della Resistenza e dell’intera storia del ‘900, particolarmente nella nostra città e provincia.

Il materiale documentario, denominato Fondo Nazario Sauro Onofri, incrementerà il cospicuo patrimonio documentario conservato dall’Istituto Parri.

Con questo gesto la famiglia, la vedova Elvira Bergossi e i figli Gino e Piero, a cui la città deve essere sinceramente grata, vogliono onorare una nobilissima figura di partigiano - che si può ricordare come uno dei più giovani del bolognese - di giornalista attento alla storia della città e di studioso attento e prolifico della storia del movimento antifascista e non solo di questo, ma anche di importanti aspetti della vita della città nel secolo scorso.

Nazario Sauro Onofri è stato militante delle formazioni di Giustizia e Libertà; faceva parte della 8° brigata GL Masia, nel settembre 1944, fu arrestato insieme ad una ventina di partigiani del Partito d’Azione, per la delazione di due infiltrati e solo la giovane età gli salvò la vita, mentre il padre Gino, arrestato insieme a lui, sarebbe morto a Mauthausen, altri catturati con lui fucilati.

A partire da questo episodio Onofri ha dedicato la sua esistenza alla ricerca e alla storia del movimento antifascista e della Resistenza consegnandoci, tra le altre, opere che sono ancora fondamentali come il monumentale Dizionario Biografico Gli antifascisti, i partigiani e le vittime del fascismo nel bolognese: 1919-1945, curato con Alessandro Albertazzi e Luigi Arbizzani.

Ha studiato il fascismo e le sue origini, tra le altre pubblicazioni, con La strage di palazzo d’Accursio. Origine e nascita del fascismo bolognese (1919-1920), la Bologna del dopoguerra tra gli altri lavori con Le due anime del cardiale Lercaro. Ha affrontato temi delicati come Ebrei e fascismo a Bologna, o coraggiosamente questioni come Il triangolo rosso 1943-1947. La verità sul dopoguerra in Emilia-Romagna attraverso i documenti d’archivio. E ancora La grande guerra nella città rossa.

Ha condotto studi legati alla sua appartenenza alla cultura politica liberalsocialista, come La nascita del Psi a Bologna, o ancora Dal frontismo al riformismo. La lotta autonomista nel Psi di Bologna (1947-1959).

Ricerche legate alla sua professione di giornalista riguardano la storia della stampa, come Giornali e giornalisti in Emilia Romagna, studiati in due volumi dal 1905 al 2005, o I giornali della liberazione a Bologna (1945-1947), o ancora La campagna antisemita nei giornali bolognesi e I giornali bolognesi nel ventennio fascista.