Arpad Weisz. Una storia bolognese

Laboratorio didattico con le fonti

Destinatari: studenti di scuola primaria, scuola secondaria di primo e secondo grado. 

(la difficoltà del laboratorio può essere modulata a seconda dell'età degli studenti).  

Obiettivi generali

1. Leggere le differenti fonti storiche e imparare a criticarle;  

2. Contestualizzare nel tempo e nello spazio le vicende biografiche; 

3. Raccordare le informazioni per costruire una breve narrazione storica (scritta o orale). 

Modalità di attuazione del laboratorio

Il laboratorio, della durata di due ore, si svolge attraverso l'analisi di oggetti e documenti utili a ricostruire la vicenda esistenziale di Weisz. I ragazzi saranno dapprima chiamati ad interpretare e criticare le fonti e poi a raccordarle per costruire i fatti più importanti della vita di Weisz e della sua famiglia. Da Bologna a Parigi, poi in Olanda ed infine ad Auschwitz: ogni oggetto o documento costribuisce alla costruzione della biografia dell'allenatore di origine ebraica.  

La contestualizzazione storica avverrà solo alla fine della lezione, quando ogni ragazzo avrà contributo alla costruzione di un racconto storico in piena regola.    


Iniziative in programma per il 50. anniversario

Martedì 16 Aprile - sabato 11 maggio: >Immagina il Novecento. L'Istituto storico Parri mette in mostra la storia del XX secolo. Biblioteca Salaborsa, Piazza del Nettuno, 3 (apertura mar-ven h. 10-20; sab h. 10-19)

 

Mercoledì 24 aprile, h. 20.00: >Dipingere il fuoco. Ed Reep, un artista di guerra a Bologna - Proiezione della video intervista a Ed Reep. Cinema Lumière, Sala Officinema/Mastroianni, via Azzo Gardino, 65.

 

Mercoledì 8 maggio, h. 18.30: >La nuova collana editoriale dell'Istituto storico Parri - Pendragon edizioni. Presentazione del volume di Luca Pastore, La vetrina infranta. La violenza politica a Bologna negli anni del terrorismo rosso, 1974-1979. Libreria Modo InfoShop, via Mascarella, 24.

 

Venerdì 17 maggio, h. 9.30: >La città immaginata nell'Emilia-Romagna della seconda metà del '900 - Workshop in collaborazione con l'Associazione Home Movies, Sala ex-Refettorio, via Sant'Isaia, 20.

 

settembre: >La storia dell'Istituto storico Parri e la funzione civile della storia nel XXI secolo - Convegno

 

Sabato 26 ottobre: >Archivio Aperto - Giampaolo Bernagozzi e il documentario storico oggi. Istituto storico Parri, via Sant'Isaia, 20.

 

ottobre: >Per un'utopia possibile. Bandiere e simboli di pace, 1945-2002 - Mostra

 

dicembre: >Il 1943. Il crollo del fascismo e la ricostruzione dei partiti antifascisti - Convegno


50° dell'Istituto Parri

50°  dell'Istituto
1963-2013

    Il 2 giugno 1963, nella Sala del Consiglio comunale di Bologna si costituiva formalmente l'Istituto. L'atto costitutivo ed il primo Statuto erano l'esito di un impegno di lungo periodo.

    L'Istituto si era annunciato sin dal 24 gennaio 1950, quando nella sala Rossa del Comune di Bologna si era riunito il Comitato provvisorio bolognese per la difesa del Patrimonio storico della Resistenza.

    Seguì il Comitato promotore per la costituzione in Bologna della Deputazione per la regione Emilia-Romagna per la storia del Movimento di Liberazione, che assunse forma definitiva il 26 novembre 1962. Ne facevano parte Giovanni Bottonelli, Pietro Crocioni, Ena Frazzoni, Elio Mattioni, Pino Nucci, Umberto Piero Rossi, Romolo Trauzzi, Ettore Trombetti.

    Il 2 giugno 1963, l'Istituto nacque come Deputazione Emilia-Romagna per la storia del movimento della Resistenza e della guerra di Liberazione
    Il primo Direttivo era composto da Renato Giorgi, Presidente; Ennio Pacchioni, Giovanni Bottonelli, Aldo Cucchi, Umberto Piero Rossi, Vicepresidenti; Ena Frazzoni, Segretaria; Bruno Angeletti, Luigi Arbizzani, Francesco Colombo, Pietro Crocioni, Giovanni Guerzoni, Sergio Nardi, Pino Nucci, Gino Prandi, Ettore Trombetti, Giovanni Vignali.

    Dal 3 novembre 1979, è stato denominato Istituto regionale per la storia della Resistenza e della guerra di Liberazione in Emilia-Romagna.

    Il 6 dicembre 1991 ha assunto la denominazione Istituto Regionale Ferruccio Parri per la storia del movimento di liberazione e dell’età contemporanea in Emilia-Romagna, quindi, con una leggera variazione, il 30 gennaio 2003 ha assunto l’attuale Istituto Storico Parri Emilia-Romagna.