Tra giustizia e politica: dialoghi a più voci – 3

a partire dal volume

Mai più sole” contro la violenza sessuale.

Una pagina storica del femminismo degli anni Settanta

di Nadia Maria Filippini

Viella 2022

La prima azione femminista in Italia in un processo per stupro si tiene a Verona nel 1976 e vede il movimento, d’intesa con la parte civile, chiedere un dibattimento a porte aperte.

È in questo modo che il procedimento in aula, non più relegato a sola questione privata, diviene esempio emblematico di denuncia corale contro la parzialità dei giudici, la vittimizza­zione secondaria e la cultura solidale con lo stupro.

Seguito dalla stampa e ripreso dalla Rai, il processo porta il tema della violenza di ge­nere al centro del dibattito pubblico, inaugurando una lunga e fruttuosa stagione di mobili­tazioni e iniziative delle donne, fuori e dentro i tribunali, che diverrà viatico per l’apertura dei centri antiviolenza e la modifica del codice penale del 1930, che – ideato durante il fascismo, ma mantenuto vigente nell’Italia repubblicana – codificava ancora lo stupro come reato contro la morale e non contro la persona.

Proiezione di immagini e filmati originali del Processo di Verona (1976)

L’appuntamento è fissato per lunedì 27 novembre, ore 16.00 presso la Sala Refettorio dell’Istituto Storico Parri in via Sant’Isaia 20.

Intervengono

Alessandra Gissi, Università di Napoli l’Orientale

Paola Stelliferi, Università di Padova

Maria Virgilio, Avvocata – Fondazione Elvira Badaracco

Nadia Maria Filippini, Società italiana delle storiche

Introduce e modera Toni Rovatti

In collaborazione con

Società Italiana delle Storiche e Fondazione Elvira Badaracco