6-11 maggio 2013 - Mostriamo la storia, @Museo della Resistenza

Una mostra dei lavori di storia delle scuole primarie della provincia di Bologna

 

La storia che si apprende nella scuola primaria presenta mille risvolti. Dalle esperienze sulla percezione del tempo e sulle storie personali alle descrizioni delle grandi società antiche, dal passato del proprio territorio ai dinosauri, dal paleolitico alla lotta partigiana contro il fascismo. Tutto può diventare oggetto di riflessione storica e nelle scuole le esperienze didattiche delle maestre confermano questa ricchezza di stimoli e di percorsi.

Quest'anno un campione significativo di questa richezza prodotta dalle scuole bolognesi ha modo di esprimersi fuori dalle pareti delle rispettive classi e si offre alla cittadinanza.

 

Nella settimana dal 6 all'11 maggio oltre venti classi allestiscono parte dei loro lavori didattici negli spazi del Museo della Resistenza, in via Sant'Isaia, 20 a Bologna.

La mostra è visitabile negli orari di apertura del Museo: da lunedì a venerdì dalle 15.30 alle 18.30, sabato dalle 10 alle 13.

 

La giornata finale di sabato 11 maggio, dalle 10 alle 13, con rinfresco e laboratori di scrittura, sarà dedicata a una semplice, simbolica premiazione di tutte le classi che hanno partecipato.

 

per info: Landis, Laboratorio Nazionale per la Didattica della Storia, landis.bologna@gmail.com - 051333217 - via Sant'Isaia, 18 - Bologna


22-25 aprile 2013 - Resistenza!

In occasione della Festa della Liberazione, una rassegna patrocinata dal Comitato provinciale della Resistenza e della Lotta di Liberazione e in collaborazione con Anpi e Istituto Storico Parri Emilia-Romagna.

 

Quattro appuntamenti per celebrare i valori della Resistenza e la lotta contro il nazifascismo: Le quattro giornate di Napoli di Nanni Loy, la docufiction La neve cade dai monti, il documentario sulle partigiane La mia bandiera. La Resistenza al femminile. E inoltre, Un solo errore – Bologna, 2 agosto 1980, per ricordare il più grave attentato terroristico della storia repubblicana e l’orgogliosa reazione della nostra città.

 

Programma dettagliato


24 aprile 2013 - Dipingere il fuoco. Ed Reep, un artista di guerra a Bologna

 

Video-intervista di John Harte (USA/2012, 15')

Introduce Luisa Cigognetti

 

 

Mercoledì 24 aprile, h. 20.00

Cinema Lumière - Sala Officinema/Mastroianni

 

Siamo abituati a pensare ai soldati solo come combattenti, dimenticando che tra le file di un esercito si trovano spesso anche uomini che combattono la guerra con altre armi, come la macchina fotografica, lo stetoscopio o il pennello. È il caso di Ed Reep che ha partecipato alla campagna d'Italia immortalandone alcuni momenti topici. Arrivato a Bologna nei giorni della Liberazione ha fotografato, tra i primi, il muro di Palazzo d'Accursio lungo il quale venivano fucilati i partigiani e che diventerà il Sacrario ai Caduti. L'intervista, del settembre 2012, è a cura di Susan Reep, la figlia.

 

 


22 aprile 2013 - Anteprima del documentario "Pugno nell'occhio"

 

 

Lunedì 22 aprile 2013 
alle ore 17.00 



presso l'Istituto storico Parri a Bologna, verrà presentato in anteprima il documentario 

Pugno nell'occhio. Viaggio nell'Italia del ventennio attraverso il manifesto pubblicitario 


Un prodotto realizzato da: Giovanna Giannini, Stefania Calella e Elsa Florio, studentesse del Master in Comunicazione Storica dell'Università di Bologna.  Gli anni del fascismo analizzati da una prospettiva insolita: quella del manifesto pubblicitario. Una colorata ed innovativa realtà incredibilmente in contrasto con quella della propaganda. Venti anni di storia della società italiana, delle sue aziende storiche e dei consumi degli italiani condensati in 40 minuti di documentario dal ritmo incalzante.

Questo il link di approfondimento

http://mastercomunicazionestorica.blogspot.it/2013/04/pugno-nellocchio-viaggio-nellitalia-del.html

 


17 aprile 2013 - Immagina il Novecento

 

L'Istituto Parri mette in mostra la storia del XX secolo

Esposizione bibliografico-documentaria

 

 

In occasione del 50. anniversario della propria fondazione l’Istituto Storico Parri Emilia-Romagna allestisce una mostra bibliografico documentaria con il materiale conservato nei propri archivi. L’esposizione offre una panoramica ricca e assortita delle pubblicazioni, delle fotografie, dei documenti cartacei e multimediali che sono quotidianamente a disposizione dei cittadini desiderosi di approfondire lo studio della storia del Novecento, dai suoi caratteri più generali ad aspetti particolari e di microstoria locale. I documenti esposti, suddivisi in sei differenti periodi storici, provengono tutti dalle ampie raccolte dell’Istituto e, a parte pochi esemplari riprodotti per ragioni di tutela, si tratta quasi esclusivamente di documenti originali, per restituire al pubblico la dimensione reale e materiale degli strumenti di ricerca storica.

 

BIBLIOTECA SALABORSA,

16 APRILE - 11 MAGGIO 2013

Inaugurazione MERCOLEDÌ 17 APRILE, h. 18.00

 

[Clicca sul logo della mostra per scaricare la guida]


11 aprile 2013 - I falsi diari di Mussolini

 

Giovedì 11 aprile 2013, ore 17.30

 

a Bologna, presso la sede dell’Istituto Storico Parri Emilia-Romagna,

Sala del Refettorio ex Convento di San Mattia, ingresso da via Sant’Isaia 20

 

l’Istituto Parri, con Landis, Isrebo e Cedost, presenta:

 

Mussolini e il suo doppio

I diari svelati

di

Nicole Ciccolo e Elena Manetti

Prefazione di Mimmo Franzinelli

Introduzione di Roberto Travaglini

Pioda Editore, 2012

 

le Autrici illustrano il loro lavoro e ne discutono con

 

Simone Duranti

Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa

 

introduce e coordina

Luca Alessandrini

Direttore dell'Istituto Storico Parri Emilia-Romagna

 

 

             Dalla morte del duce fino ai nostri giorni, a intervalli più o meno lunghi, viene pubblicata la notizia-scoop del ritrovamento di diari attribuibili a Mussolini che vengono regolarmente smascherati come falsi. Ogni volta la notizia provoca comunque interesse e appassionata curiosità e questo è certamente il segno di un bisogno collettivo di capire la psicologia di un uomo che è stato il protagonista assoluto di una lunga pagina, la più drammatica, dolorosa e incomprensibile della nostra storia. L'ultima clamorosa scoperta dei presunti diari di Mussolini è avvenuta nel 2010 e ne è seguita , dopo dibattiti e scontri tra chi li riteneva   autentici e chi falsi, la pubblicazione delle cinque agende del duce. È stato poi definito che le agende erano state scritte da due falsarie, madre e figlia vissute nel ventennio fascista e ormai scomparse, già processate e condannate alla fine degli anni Cinquanta, per lo tesso reato di falso e truffa. Al di là dei fatti, ci si domanda come sia stato possibile, da parte delle due donne,  scrivere centinaia di pagine imitando perfettamente la grafia del duce. Questa capacità va oltre una consapevole imitazione e fa pensare ad una totale identificazione, o piuttosto ad una idealizzazione. Le autrici del falso sembrano andare nettamente oltre l'imitazione di una pura forma e ci rivelano un elevato grado di introiezione non solo del modello, ma quasi della personalità di Mussolini e l'idealizzazione del “loro” duce sia sul piano ideologico, sia sul piano affettivo, ha permesso di riprodurne con assoluta spontaneità la scrittura .

La seconda parte del libro è un accertamento grafico-grafologico che dimostra la compatibilità tra i falsi diari e la mano di una delle due falsarie fatto sugli atti del processo alle due donne ed è completo di testimonianze, memoriali e particolari inediti e significativi


4 aprile 2013 - Un passato che non passa - Il documentario fotografico di D'Aiutolo e Parisi

 

Giovedì 4 aprile 2013, ore 17.30

a Bologna, presso la sede dell’Istituto Storico Parri Emilia-Romagna,

Sala del Refettorio ex Convento di San Mattia, ingresso da via Sant’Isaia 20

 

lIstituto Parri, con la Casa editrice Pendragon, presenta:

 

Un passato che non passa

Il documentario fotografico di D'Aiutolo e Parisi

di

Carlo D'Adamo e William Pedrini

Prefazione di Adolfo Mignemi

Pendragon, 2012

 

con gli Autori intervengono

 

Francesco Berti Arnoaldi Veli

Presidente nazionale della Fiap nazionale

 

Ermenegildo Bugni

Vice Presidente dell'Anpi provinciale

 

Luca Alessandrini

Direttore dell'Istituto Storico Parri Emilia-Romagna

 

introduce e coordina

 

Giancarla Codrignani

Vice Presidente dell'Istituto Storico Parri Emilia-Romagna

 

             Nei giorni confusi che seguono la Liberazione, a Bologna, il questore Romolo Trauzzi avvia le pratiche per procedere contro i funzionario responsabili di complicità nelle attività illegali del regime. Nei primi processi viene utilizzato come prova un prezioso documentario fotografico confezionato da Filippo D'Aiutolo e Riccardo Parisi (entrambi membri di Giustizia e Libertà) che testimonia le torture a cui vennero sottoposti civili e partigiani, uccisi nelle caserme della polizia fascista, assassinati per la strada dalle Brigate nere , freddati in esecuzioni sommarie. Ma il lavoro della Commissione per l'epurazione viene presto interrotto: a Roma hanno deciso che gli apparati devono ritornare di nuovo in mano ai vecchi personaggi e i dirigenti antifascisti vengono deposti dagli incarichi, trasferiti e spesso perseguitarti.

             Depistaggi, omertà, segreti inconfessabili, stragi perpetrate e omicidi impuniti minano una debole democrazia appena nata.

             Fotografie scioccanti e inedite, un documento storico di eccezionale importanza che è giusto e necessario recuperare in tutto il suo valore di denuncia di ricerca della verità.


26 marzo 2013 - Sant'Anna di Stazzema - Storia di una strage

 

Martedì 26 marzo 2013, ore 17.30

a Bologna, presso la sede dell’Istituto Storico Parri Emilia-Romagna,

Sala del Refettorio ex Convento di San Mattia, ingresso da via Sant’Isaia 20

 

L’Istituto Parri, con Landis, Isrebo, Cedost e la Società editrice il Mulino presentano la nuova edizione di

 

 

Sant’Anna di Stazzema

Storia di una strage

di

Paolo Pezzino

 

Il Mulino, 2013

 

con lAutore intervengono

 

Paolo Pombeni

Università di Bologna

 

Luca Alessandrini

Istituto Storico Parri Emilia-Romagna

 

introduce e coordina

 

Ugo Berti Arnoaldi

Il Mulino

 

 

             Il 12 agosto 1944 a Sant’Anna di Stazzema, minuscolo paese della montagna lucchese, ebbe luogo il maggiore eccidio di civili compiuto dai nazisti in Italia dopo quello di Monte Sole-Marzabotto, di cui si resero responsabili le stesse SS. Riemerso alla cronaca nel 2005 con il processo celebrato a La Spezia e nel 2008 per il film di Spike Lee «Miracolo a Sant’Anna», il ricordo di quegli eventi è tornato oggi d’attualità: a fine settembre 2012 infatti con una sconcertante decisione la procura di Stoccarda ha disposto l’archiviazione per insufficienza di prove del procedimento contro i responsabili.

 

             Il libro, straordinariamente documentato, racconta la storia della strage: in che contesto maturò, i protagonisti, carnefici e vittime, come si svolse, come non si fece giustizia nel dopoguerra e come la si è fatta a La Spezia. Infine discute la decisione della procura di Stoccarda nel contesto dei rapporti fra Italia e Germania in merito ai crimini di guerra.


20 marzo 2013 - Il caldo autunno del Copernico

 

Mercoledì 20 marzo 2013, ore 17

presso la sede dellIstituto Storico Parri Emilia-Romagna

Sala ex Refettorio, ingresso da via SantIsaia 20, Bologna

 

l’Istituto Parri presenta lo studio

 

Il caldo autunno del Copernico

Cronache dal Copernico dal 22 ottobre al 1° dicembre 2012

della

classe IV E

 

con gli Autori ne discutono:

 

Paola Francesca Scarano

Vice Presidente del Consiglio Comunale di Bologna

Giuseppe De Biasi

Assessore all’Istruzione, Formazione, Lavoro della Provincia di Bologna

Matteo Buldrini

Studente del Liceo “N. Copernico” di Bologna e membro del Consiglio di Istituto

John Martin Kregel

Già studente del Liceo “N. Copernico” di Bologna

Mariagrazia Di Campli

Insegnante del Liceo “N. Copernico” di Bologna

Giancarla Codrignani

Giornalista, già parlamentare, già insegnante

Leila Falà

Poeta

Luca Alessandrini

Direttore dell'Istituto Storico Parri Emilia-Romagna

coordina

Mario Pinotti

Insegnante del Liceo “N. Copernico” di Bologna

e Responsabile della Sezione Didattica dellIstituto Storico Parri Emilia-Romagna


Gli Indipendenti di sinistra

Giovedì 14 marzo 2013, ore 17.30

 

Biblioteca Comunale dell'Archiginnasio

Sala dello Stabat Mater

Bologna, Piazza Galvani 1

 

Gli Indipendenti di sinistra

Una storia italiana dal Sessantotto a Tangentopoli

 

di

Giambattista Scirè

Ediesse, 2012

con l'Autore,

interventi di

Giancarla Codrignani

Raniero La Valle

Federico Stame

introduce

Alberto De Bernardi

coordina

Michele Smargiassi

 

             Il fenomeno degli Indipendenti di sinistra, una vicenda finora mai studiata, ma che si intreccia con gli avvenimenti più importanti della storia dell'Italia repubblicana, ha una sua assoluta originalità in Europa e forse nel mondo: non ci sono altri esempi, infatti, di un partito politico, nella fattispecie il Pci, che abbia messo a disposizione tra il 10 e il 15 per cento dei propri seggi per l'elezione di candidati indipendenti, permettendo la costituzione di un gruppo autonomo, scisso da vincoli di appartenenza ideologica e con pieno diritto di dissenso.

             Dal Sessantotto a Tangentopoli la Sinistra indipendente rappresenta una pluralità di matrici culturali – socialista (come Lelio Basso, Stefano Rodotà, Gianfranco Pasquino), cattolica (come Mario Gozzini, Adriano Ossicini, Claudio Napoleoni), azionista (come Ferruccio Parri, Carlo Levi, Franco Antonicelli, Altiero Spinelli) – tentando di sintetizzare in una terza forza alternativa, una sorta di riformismo “militante”, che da sinistra rivendicava come valori irrinunciabili la libertà, la democrazia, il pluralismo, la laicità, e rifiutando sia l'ideologismo e il centralismo democratico del movimento operaio, sia la stretta dipendenza dalla gerarchia ecclesiastica e l'interclassismo democristiano.

             La storia della Sinistra indipendente funziona bene da cartina di tornasole della società e della politica italiana degli anni Settanta e Ottanta, ed è stata ricostruita utilizzando i documenti reperiti in importanti archivi storici italiani, le testimonianze scritte dei suoi protagonisti, e i racconti di quelli ancora in vita.